L’analisi sensoriale permette di mettere in evidenza i caratteri organolettici degli oli extra vergini di oliva. L’esame si compone di tre fasi:

  1. Valutazione visiva: è caratterizzata dall’osservazione del prodotto e se ne valuta il colore e le sfumature che questo assume con la luce.
  2. Valutazione olfattiva: Consiste nella valutazione dei profumi emanati dall’olio.
  3. Valutazione gustativa: Permette di valutare gli attributi positivi dell’olio extravergine di oliva che sono il fruttato, l’amaro e il piccante, e l’insieme delle altre sensazioni che l’olio sviluppa all’interno del palato.

Tecnica di assaggio dell’olio

  1. Versa l’olio in un piccolo bicchiere scuro, tenendolo coperto con un tovagliolo, e scalda il bicchiere con il palmo della mano. Agita dolcemente in modo da far rilasciare tutti gli aromi.
  2. Inala, prima brevemente, poi profondamente, cercando di catturare tutti i differenti aromi e le sensazioni gradevoli o sgradevoli.
  3. Assaggia una piccola quantità di olio, cercando di tenerlo nella parte anteriore della bocca, tra il labbro inferiore e i denti.
  4. Aspira dell’aria con la bocca a denti chiusi, prima lentamente poi in modo più vigoroso, in modo da vaporizzare l’olio nella cavità orale, portandolo a diretto contatto con le papille gustative.
  5. Fai riposare un po’ la bocca muovendo lentamente la lingua contro il palato, cercando di identificare e catalogare tutti i diversi aromi e sapori. Espira dal naso, in modo che le molecole raggiungano la membrana nasale dandoti maggiori sensazioni ancora più precise.
  6. Raggiunto un numero sufficiente di informazioni puoi espellere l’olio.
  7. Ora valuta attentamente le sensazioni retro-olfattive ed annota le sensazioni di fruttato e degli altri attributi sia positivi che negativi attribuendogli il corretto grado di intensità.

In generale gli attributi positivi dell’olio sono l’amaro, il fruttato (verde o maturo) e il piccante. Altre sensazioni che si sviluppano all’interno del palato sono: l’aspro, il dolce, l’erbaceo, il sentore di mandorla fresca o secca, il sentore di carciofo, il sentore di pomodoro.

FRUTTATO: è l’insieme delle sensazioni olfattive caratteristiche dell’olio ottenuto da frutti sani e freschi, verdi o maturi, percepite per via diretta e/o retro nasale e che dipendono dalla varietà delle olive.

AMARO: è il sapore elementare caratteristico dell’olio ottenuto da olive verdi o invaiate, percepito dalle papille caliciformi che formano la V linguale.

PICCANTE: è la sensazione tattile di pizzicore, caratteristica degli oli prodotti all’inizio della campagna di raccolta, principalmente da olive ancora verdi, e che può essere percepita in tutta la cavità orale, in particolare in gola.

Gli attributi positivi (fruttato, amaro e piccante) in funzione dell’intensità della percezione possono essere:

  • INTENSO, quando la mediana dell’attributo è superiore a 6;
  • MEDIO, quando la mediana dell’attributo è compresa fra 3 e 6;
  • LEGGERO, quando la mediana dell’attributo è inferiore a 3.
  • EQUILIBRATO: è l’olio che non presenta squilibrio. Per squilibrio si intende la sensazione olfatto-gustativa e tattile dell’olio, in cui la mediana dell’attributo amaro e/o quella dell’attributo piccante superano di due punti la mediana del fruttato.
  • OLIO DOLCE: è l’olio in cui la mediana dell’attributo amaro e quella dell’attributo piccante sono inferiori o uguali a 2.

La presenza negli oli dei diversi attributi positivi secondo una diversa intensità è determinata principalmente dal tipo di cultivar, dal grado di maturazione delle olive e dall’area geografica di coltivazione. In alcuni oli appena estratti tende a prevalere l’amaro, tipica nota degli oli ottenuti da olive non completamente mature, da attribuire ad un’abbondanza di “polifenoli”: un’alta concentrazione di queste sostanze determina anche una sensazione di pungente. Al contrario una bassa concentrazione è caratteristica degli oli dolci.

 

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